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Derennes (Charles) Il Pellegrino Di Biscaglia+Manoscritto+LettereLa descrizione di questo articolo è stata tradotta automaticamente. Se hai dubbi o domande, ti invitiamo a contattarci. DERENNES (Carlo)Il pellegrino di Guascogna.P., L’edizione illustrata francese, 1918. In-8°, legatura a mezzo dispiacere con angoli, testata dorata, cerniera screpolate, usure ai cuffia , internofresco , in cofanetto (amatoriale), copertina conservata, tutti i margini, XII-316 pp. Prima edizione. Prima edizione limitata a 15 copie su Carta vergata , comprese le prime sette non immesse sul mercato, qui la numero 74 fogli interamente scritti a mano dall’autore dell’aprile 1914 (manoscritto della prefazione a questo libro) e 2 lettere manoscritte dell’autore anche al suo amico Marcel, al quale offre questi 4 fogli manoscritti… Carlo Derennes, nato il 4 agosto 1882 ha Villeneuve-sur-Lot e morì 27 aprile 1930 ha Parigi, è un scrittore francese.Figlio di Gustave Derennes (1858-1889), professore associato di storia poi ispettore dell’accademia e scrittore bretone, nato nella Charente e originario della Mayenne, e di Marthe Cassan, figlia di un fornaio e commerciante di cereali aquitano di Villeneuvois, trascorse la sua infanzia a Villeneuve-sur-Lot. Nel 1892 entrò al liceo Talence, alla periferia di Bordeaux, dove completò gli studi secondari; lì conobbe il poeta dacquois Émile Despax (1881-1915), e Marcel Gounouilhou (1882-1939), futuro direttore del quotidiano Piccola Gironda con cui collaborerà, con cui resterà legato. Laureato nel 1899, destinato per tradizione familiare alla carriera di insegnante, si recò a Parigi per prepararsi all’esame di ammissione all’École Normale Supérieure di Parigi. Liceo Henri IV e a Liceo Louis-le-Grand da dove viene cacciato. Seguì corsi alla Sorbona, si laureò in lettere nel 1903, frequentò salotti letterari come quello diAnna de Noailles e le serate poetiche della rivista La Piuma al Caveau du Soleil d’Or.Nel 1907 ricevette il Prezzo Arconte-Desperouses.IL 11 maggio 1909, sposò a Parigi Rosita Finaly, una delle figlie del banchiere Ugo Finalmente, fondatore della Banca di Parigi e dei Paesi Bassi, un’unione infelice che si concluse con un divorzio il 19 gennaio 1911. Durante la Grande Guerra, è infermiere militare nel Sud-Ovest (Marmande, Lévignac-de-Guyenne e Tolosa). Sposò la sua seconda moglie a Parigi, 23 mars 1916, la sua compagna Christiane (Jeanne Petit per lo stato civile). Riformato nel 1917, si stabilì temporaneamente nelle Landes. Molto legato al suo sud-ovest natale che occupa un posto importante nella sua opera, frequenta la Guascogna fin dall’infanzia e, dal 1905, fa parte del gruppo di scrittori (Rosny giovane, Paolo Margherita, Maxime Leroy in particolare) che, all’inizio di xxe secolo, reso noto Hossegor dove soggiornò stabilmente fino agli inizi degli anni ’20.IL 10 dicembre 1924, ottiene il Prezzo femminile Per Emile e gli altri, terzo volume della serie Bestiario sentimentale. Nominato cavaliere della Legion d’Onore IL 4 gennaio 1925, è morto il 27 aprile 1930 poi fu sepolto a Villeneuve-sur-Lot.Poeta, romanziere, narratore, saggista e critico, Charles Derennes iniziò giovanissimo nel mondo delle lettere, ma la notorietà e il successo arrivarono gradualmente. Ha pubblicato più di cinquanta libri in circa venticinque anni di carriera, e ha collaborato contemporaneamente con numerosi giornali e riviste (L’Automobile, La baionetta, Buonasera, Burdigala, Il divano, Il Doppio Bouquet, Nuovi scritti, L’Eremo, ho visto…, Il diario, I maestri della penna, La mattina, Il Mercurio di Francia, La musa francese, Piccola Gironda, La Piuma, Il Rinascimento latino, La Rassegna Blu, La rivista francese, La Rassegna di Parigi, La revisione settimanale, Vita francese, Vita parigina…). Ottenne un grande successo di pubblico, soprattutto nel dopoguerra, diversi premi tra cui il Femina nel 1924, e la critica gli fu sempre favorevole.Conosciamo di lui le sue superbe raccolte di poesie in cui ha dimostrato una perfetta padronanza della prosodia, una perfezione della forma, una ricchezza di ispirazione ed emozione: L’angoscia inebriante, La Tempesta, La canzone delle due fanciulle O Persefone. A lui dobbiamo anche un volume di poesie occitane, Romivatge, lingua che aveva praticato sia scritta che parlata fin dalla giovinezza.Dopo L’amore ha sculacciato E Il popolo del Polo, prima della guerra pubblicò romanzi “parigini” e galanti che apparvero inizialmente sul settimanale Vita parigina : I Capricci di Nouche, La cotta delle Muse, Lo specchio dei peccatori, Nique e i suoi cugini. Successivamente e fino alla morte pubblicò altri romanzi, di diverso interesse, tra cui: Notte d’estate, Cassinou va in guerra, La piccola Fauna, La Volpe Blu, Il mio bambino…, Ouily e Bibi, Amori baschi, Il povero e il suo cane. Aggiungiamo a questo elenco raccolte di racconti e racconti: Il pellegrino di Guascogna E I conquistatori degli idoli.È senza dubbio suo Bestiario sentimentale che lo rese popolare presso il grande pubblico nel dopoguerra e che conta tre volumi: Vita di Grillone, Il pipistrello E Emilio e gli altri. In questi racconti si impegna in un’osservazione attenta, appassionata, tenera e stupita degli animali che fin dall’infanzia popolano il suo mondo (grilli, pipistrelli, gatti, rane, ecc.). A “margine” di questa collana si aggiunge un volume di ricordi d’infanzia, Il bambino nell’erba, due romanzi, Mouti, gatto di Parigi, E Mouti, figlio di Mouti, e nuove storie raccolte nel volume Dio, le bestie e noi. Portafortuna.GrazieWikipediaFiglio di Gustave Derennes (1858-1889), professore associato di storia poi ispettore dell’accademia e scrittore bretone, nato nella Charente e originario della Mayenne, e di Marthe Cassan, figlia di un fornaio e commerciante di cereali aquitano di Villeneuvois, trascorse la sua infanzia a Villeneuve-sur-Lot. Nel 1892 entrò al liceo Talence, alla periferia di Bordeaux, dove completò gli studi secondari; lì conobbe il poeta dacquois Émile Despax (1881-1915), e Marcel Gounouilhou (1882-1939), futuro direttore del quotidiano Piccola Gironda con cui collaborerà, con cui resterà legato. Laureato nel 1899, destinato per tradizione familiare alla carriera di insegnante, si recò a Parigi per prepararsi all’esame di ammissione all’École Normale Supérieure di Parigi. Liceo Henri IV e a Liceo Louis-le